Siete diretti a Cracovia per un weekend dedicato alla vita notturna e non avete la più pallida idea di cosa fare durante il giorno (a parte riprendervi dalla sbornia)?? Ecco una guida essenziale riguardo ai posti da visitare…
Cosa vedere a Cracovia
Cracovia è una ridente cittadina della bassa Polonia, situata nella regione denominata “Małopolska” (che significa Piccola Polonia), famosa per la sua atmosfera architettonica medievale. Essa è stata a lungo la capitale del paese, e a tutt’oggi rimane il suo principale centro culturale, artistico e universitario. Con più di otto milioni di visitatori ogni anno, è la principale meta turistica internazionale della Polonia. La città vi rimarrà in mente per suo piccolo e curato centro storico, per la sua immensa piazza centrale e per la curatissima fascia di giardini ampia da 50 a 100 metri che circonda completamente il centro.
Il centro storico di Cracovia.
La sua piazza principale, il “Rynek Głowny” (letteralmente “piazza del mercato”), è la piazza medievale più grande d’Europa, ed è circondata da palazzi risalenti al 1500-1700. Sul lato nord-est della piazza si erge la Basilica di Santa Maria (“Kościół Mariacki”). Dalla torre più alta della chiesa potrete sentire provenire un suono di tromba: un trombettiere esegue quattro volte, in direzione dei quattro punti cardinali, una melodia interrompendola bruscamente. La storia racconta che, una notte nel 1241, una sentinella, posta a guardia della città, suonò la tromba per avvisare i cracoviani dell’imminente invasione dei Tartari; il segnale di pericolo ben presto si spezzò a causa di una freccia che trafisse la gola della coraggiosa vedetta grazie alla quale la città riuscì a preparare le difese e a respingere l’attacco dei nemici. Da allora, ad ogni ora ed in tutti i giorni dell’anno, l’episodio viene ricordato con un suono di tromba interrotto nel mezzo della stessa battuta. Al centro del Rynek si erge il “Sukiennice”, l’antico Mercato dei tessuti, ora luogo adibito alla vendita di souvenirs e prodotti tipici per i numerosi turisti.
Alla fine della via Florianska troviamo l’unico tratto della vecchia cinta muraria cittadina ancora in piedi, in corrispondenza della porta di San Floriano (“Brama Florianska”), unica rimasta delle porte che in passato difendevano la città. Ora ai suoi piedi si possono vedere numerose esposizioni e dipinti degli artisti locali. Di fronte al Brama Florianska si trova il Barbacane (“Barbakan”), un bastione di difesa militare del XV secolo, costruito per proteggere la porta della città. Da qui si estende il parco cittadino (“Planty “) che si dispiega ad anello attorno alla vecchia città.
Il quartiere ebraico di Kazimierz
Collocato nella parta sud-orientale della città vecchia, il quartiere fu fondato da Re Casimiro III nel 1335 e in seguito fu chiamato proprio col suo nome. Kazimierz è diviso in due parti: ad ovest c’è quella cristiana, ad est quella ebraica. Nella parte cristiana si trova la Piazza del Mercato (“Wolnica”), le chiese gotiche di Santa Caterina e del Corpus Christi e la chiesa barocca di San Stanislao. Kazimierz è stato, soprattutto, il centro della vita religiosa e sociale della Cracovia ebraica. Per secoli fu un luogo pieno di chiese e sinagoghe in cui i polacchi e gli ebrei vivevano pacificamente l’uno accanto all’altro, fino a quando la comunità semita che lo abitava venne deportata nei vari campi di sterminio durante l’occupazione nazista. Da visitare è la Fabbrica di Schindler, che si trova in via Lipowa, a poca distanza dal centro. La storia di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che riuscì a salvare circa 1200 ebrei destinati al campo di concentramento di Auschwitz, è stata rappresentate nel celebre film “The Schindler List” di Spielberg.
Il Castello di Cracovia (“Wawel“)
Se amate le leggende, il Castello di Cracovia (“Wavel”) è proprio il posto giusto: secondo la tradizione un drago viveva qui, in una grotta ai piedi della collina e terrorizzava la città. Il re promise a chi lo avesse ucciso metà del regno e la figlia in sposa: ci riuscì un calzolaio che gli fece mangiare un agnello riempito di zolfo costringendolo a bere l’intero fiume di Cracovia (Vistola) fino a scoppiare! A memoria della leggenda, rimane tutt’ora, all’ingresso del castello, una statua del drago dal quale escono fiammate di fuoco. Al di là delle leggende, il Castello di Cracovia è un luogo simbolo di tutta la Polonia: esso fu utilizzato come residenza reale e come luogo da cui i reali polacchi governavano il paese per cinque secoli, dal 1038 fino al 1596, prima che la capitale divenisse Varsavia. Molte stanze si possono visitare insieme alla Cappella Reale, al Tesoro reale e all’armeria medievale.
Il quartiere operaio di Nowa Huta
E’ il quartiere industriale di Cracovia costruito nell’epoca socialista. Non vi sono particolari attrazioni. Nowa Huta però è affascinante perché rappresenta il modello della città comunista: viali enormi, tanti spazi verdi, palazzoni in tipico stile socialista. Qui vivevano i gli operai con relative famiglie dell’acciaieria di Cracovia intorno al quale il quartiere è stato costruito. Dista 9 chilometri da Cracovia ed è impressionante per la sua estensione: quando gli impianti erano ancora in piena attività impegnavano ben 40.000 operai, mentre la sola acciaieria è grande 5 volte il centro storico di Cracovia. La sua visita poi termina con l’arca della Pace, la chiesa fatta costruire da Karol Wojtyła in forte opposizione al regime comunista. Secondo il regime socialista doveva essere la città ideale, con grandi viali, spazi verdi e una vita collettiva molto intensa. Nella pratica Nowa Huta era un posto inquinato dai fumi dell’acciaieria dove le persone vivevano forzatamente in condomini tutti uguali e anonimi.
Le miniere di sale di Wieliczka
Appena 13 km fuori dal centro di Cracovia si trovano le miniere di sale di Wieliczka che per secoli hanno fornito sale e ricchezza alla Polonia. Dopo la fine della produzione sono state recuperate per farne un luogo turistico. Stupisce più di tutto la “Cattedrale di Sale“, una vera chiesa di 54 x 18 x 12 metri di altezza, dedicata alla Beata Kinga, la patrona dei minatori polacchi. Le miniere sono costituite da quasi 300 km di gallerie con bassorilievi, decorazioni, laghetti e vi è anche uno spazio per fare inalazioni saline. Uno scenario stupefacente a più di 100 metri sotto la superficie della terra, non solo per le dimensioni impressionanti ma per la bellezza di quel che appare: i pavimenti, gli altari, e le colonne sono scolpiti nei cristalli di sale, e le scene bibliche fregiano le pareti di salgemma. Per realizzare l’opera fu necessario rimuovere 20.000 tonnellate di sale ed occorsero trent’anni di lavoro. La cappella ospita spesso concerti ed esposizioni d’arte ed è utilizzata anche come location per cerimonie nuziali.
Il campo di Auschwitz
Auschwitz-Birkenau, situato nei pressi della cittadina di Oswiecim a pochi chilometri da Cracovia, è stato il più grande campo di concentramento, di lavoro forzato e di sterminio di massa costruito durante la Seconda Guerra Mondiale dai nazisti. Qui morirono circa un milione di persone tra deportati, prigionieri di guerra, ma soprattutto ebrei e zingari. Oggi è un luogo dedicato alla memoria delle vittime e degli orrori della Shoah. Il campo è aperto tutti i giorni e l’ingresso è gratuito.